Bibliografia

Pontelandolfo 1861 - Ricordare per non dimenticare

“Tanta parte di storia, che ora per noi è cronaca, tanti documenti che ora per noi sono muti, saranno volta a volta percorsi da nuovi guizzi di vita e torneranno a parlare” scriveva Benedetto Croce. Forse mai parole più appropriate potrebbero essere espresse a racchiudere, in un pensiero, quel complesso di situazioni abnormi, di avvenimenti particolari, di testimonianze dirette, di relazioni sofferte, di giudizi disparati e contrastanti che si creò, già da subito, su quello che resta uno degli eventi più tragici che possano colpire una piccola comunità: l’incendio di Pontelandolfo e l’eccidio indiscriminato di cui rimase vittima la cittadinanza in quel lontano 14 agosto del 1861. L’evento, che solo il tempo e la memoria vivida degli uomini potranno e sapranno illuminare di verità e giustizia, se ancora ce ne fosse bisogno, è uno di quelli che segnano profondamente la vita, presente o futura, della gente e del luogo che ne restano vittime ed è anche uno di quelli che scuotono le coscienze di tutti, anche di quanti, venendone a conoscenza, provano a darsi una ragione dell’accaduto in considerazione che la guerra è la guerra. È vero, la guerra è guerra, anche se il termine stesso procura orrore a quanti sono costretti a farla, e di per sé essa si manifesta sempre come mischia furibonda, come conflitto disordinato, qual è il vero senso del termine franco “wërra”, ma ciò non giustifica il fatto che a subirne le conseguenze debbano essere quelli che non combattono, donne....

1861 - Pontelandolfo e Casalduni un massacro dimenticato

14 agosto 1861: 400 bersaglieri inviati dagli alti comandi del neonato esercito italiano compiono un’azione di rappresaglia contro Pontelandolfo e Casalduni (Bn), dopo che una banda di briganti aveva ucciso 41 soldati. Fu una delle pagine più sanguinose del Risorgimento e uno dei primi eccidi dell’Italia post-unitaria

La conquista del Sud

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« Finiamola di definirci "i buoni" d'Europa, e nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono, almeno per gli abitanti dell'ex Regno delle Due Sicilie, piemontesi. Perciò smettiamola di sbarrare gli occhi, di spalancare all'urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo e in altri continenti. Ci bastano le nostre, per sentire un solo brivido di pudore. Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio. »

Pontelandolfo, Agosto 1861 - Memorie di quei Giorni

La notte del primo agosto, verso le ore quattro, giunse a Pontelandolfo un latore dei briganti: Gennaro Rinaldi, figlio di Giuseppe detto “Sticco.” Per una grave malattia che aveva avuto da piccolo, Gennaro, non parlava bene.

I briganti lo convinsero facilmente a scendere in paese per portare un biglietto al sindaco, don Lorenzo Melchiorre che era, in quel momento, nel Corpo di Guardia, insieme ai soldati che erano di servizio e che lesse subito il biglietto.

Terroni

Io non sapevo che i piemontesi fecero al sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni...

L'incendio di Pontelandolfo e Casalduni: 14 Agosto 1861

L'episodio, di inaudita barbarie, non fu il solo in questo periodo drammatico e di grande incomprensione...

14 Agosto 1861 - ...di Pontelandolfo e Casalduni non rimanga pietra su pietra

Fumetto sull'eccidio di Pontelandolfo e Casalduni.
Il Massacro di Pontelandolfo e Casalduni (BN) avvenne il 14 Agosto 1861 a seguito della uccisione di quarantacinque soldati, ad opera di una foolla insorta contro il nuovo regno sabaudo.

Monografia di Pontelandolfo - 1878

Signore,
La Savia operazione da Lei eseguita in entrambi i miei occhi mi ridonò la luce, e mi abilitò di strappare dei tarli alcuni miei scritti, e tra questi la prima parte della monografia di questo circondario che riguarda Pontelandolfo. In segno di eterna mia riconoscenza a Lei la dedico e con sacro, ripetendomi.

Il Brigante - Patriota Donato Palladino

...Mentre la processione del Santo avanzava l'eterno tragitto con passo lento, Donato scorse tra la folla una giovane donna bruna con due occhi luminosi...

Pontelandolfo O Brigante o Emigrante - Il grande Esodo - I Fratelli D'oltreoceano

Colui che è costretto ad emigrare lo fa perché la società gli impone una serie di compiti da assolvere senza peraltro fornirgli i mezzi più semplici.

I vinti del Risorgimento

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Quasi tremila morti, migliaia di dispersi e deportati: fu questo il Risorgimento per i vinti nel Mezzogiorno d'Italia. Dallo sbarco di Garibaldi fino alla capitolazione dell'esercito delle Due Sicilie a Gaeta passarono appena nove mesi. Tanto bastò a sfaldare un regno, che la dinastia dei Borbone aveva guidato per 127 anni. Su quel tracollo solo ora emerge, finalmente nella sua interezza, uno spaccato da conquista militare: diplomazia, forza delle armi e politica riuscirono a creare le condizioni per un annessione al Piemonte, che violava le norme del diritto internazionale, realizzata con i fucili senza il consenso delle popolazioni. In poco tempo le regioni meridionali, con 9 milioni di abitanti, furono "italianizzate": azzerati monete, codici penali e civili, burocrazie.

Italian History of the Risorgimento Period 1896

Cronache della guerra d'Italia del 1859

La Nazione Napoletana

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Dalle Celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, ha cominciato a diffondersi tra i "terroni" un nuovo sentimento di orgoglio delle proprie origini. E' cresciuta la voglia di scoprire le proprie radici...

Il Sangue del Sud

Antistoria del risorgimento e del brigantaggio

The Force of destiny

A hisotry of Italy since 1796

R Sc'pird 'rr' vallon Spicciaregl

Breve, Triste storia occultata dal Risorgimento Italiano

Alla ricerca Del mondo Perduto

Il Brigante di Sticco, pedina indispensabile nello scacchiere dell'organizzazione degli insorgenti, per la sua funzione fondamentale di portatore di informazioni e di scorte alimentari alla banda Giordano...

Giù al Sud

Perchè i Terroni salveranno l'italia

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